Alberto Mucignat

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Vorrei scrivere un libro (e chiedo consigli)

Scritto il a proposito di Personale - 8 Commenti

Dopo molti tentennamenti (e le pressioni di qualche amico) per quest’anno mi sono posto l’obiettivo di scrivere un libro sui temi della user experience, user-centered design, ecc. Non so se ci riuscirò, dati gli impegni sempre più fitti, ma vorrei perlomeno provarci.

In questo periodo sto raccogliendo le idee e sono già a buon punto, ma mi chiedevo: secondo te di cosa dovrei parlare?

Altre domande: quale aspetto della progettazione della user experience ti interessa di più? Quale aspetto è meno conosciuto nelle aziende con cui lavori?

E ancora, ben sapendo che ci sono già diversi libri sul mercato: ci sono argomenti che sono ancora trattati poco? Oppure che sono stati trattati fin troppo?

Grazie in anticipo.

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8 commenti ↓

  • [...] This post was mentioned on Twitter by Alberto Mucignat. Alberto Mucignat said: Vorrei scrivere un libro (e chiedo consigli) http://goo.gl/fb/A6pNM [AM blog] [...]

  • #2 maurizio 11/01/2011 23:42

    a me piacerebbe avere un checklist, uno schema da seguire con le cose da fare e da valutare.

    e poi anche una traccia per le interviste con il cliente e magari una serie di esempi con casistiche reali…

    se mi viene in mente altro ti faccio sapere.
    in bocca al lupo per il tuo libro!!!!

  • #3 Ilaria 12/01/2011 10:08

    Ciao Alberto, dovrebbe essere un’esperienza splendida e anche molto faticosa, quindi in bocca al lupo!

    Io comprerei il libro se:

    • contenesse molti esempi pratici. Sul libro Tapworthy (http://www.anobii.com/books/Tapworthy/9781449381653/012835b9e49ad9ca8b/), alla fine di ogni capitolo, c’è un esempio reale con un progetto realizzato. In un caso particolare si vede l’evoluzione di ux e interfaccia dell’app Things, partendo dagli schizzi per arrivare al prodotto finito. Già solo questo, per me, vale la lettura del libro. Se poi tu, a uno o più casi tipo questo, aggiungessi gli interventi che avete/avreste fatto (per arrivare da qui a qui ho fatto questi test, questi prototipi e ci è voluto un tempo x)… allora sarebbe davvero quel di più che mi renderebbe una lettrice contenta.

    • contenesse una guida su come assorbire il cambiamento dato dai test o cmq dalle valutazioni di ux. Di teoria ne ho piena la testa, cioè quanto sia peggiore l’ipotesi non cambiare (ignorare i test o non farli)… serve proprio una guida pratica su come coinvolgere il team e il cliente e come gestire il progetto per renderlo più fluido

    • come quantificare la ux, in soldoni

    • che tipo di documentazione produrre a seconda dei progetti. Immagino che si sta lavorando alla intranet di una grande azienda, si devano documentare i risultati delle interviste agli utenti, i profili delle personas individuate ecc… Ma quanta formalità c’è in tutto questo? E quando invece il progetto è piccolo, che fare?

    Come vedi, quelli ch sogno sono tutti consigli molto pratici, che ultimamente sto trovando solo in libri americani (per esempio questo: http://www.anobii.com/books/A_Project_Guide_to_UX_Design/9780321607379/01693062f4ca8783c3/), oltre al già citato Tapworthy. Sembra che da noi si riescano solo a produrre testi di taglio accademico, come se si avesse paura a scendere nella vita reale. Chissà, forse perché si teme di svelare troppo della propria professionalità. E alla fine tutti i testi diventano uguali e i problemi rimangono gli stessi.

    Inoltre, cercherei di capire come distribuirlo anche in formato ebook, a maggior ragione visto l’argomento che tratti.

    ciao
    ilaria

  • #4 Mirko 12/01/2011 10:11

    Ciao, inanzitutto complimenti per questa tua scelta che penso molti utenti che ti seguono su questo blog apprezzeranno di sicuro.

    Nella mia esperienza ho visto che si parla ancora poco (anche perchè tema nuovo e recente) di mobile ux design rispetto ai siti web ormai gettonati (il futuro del web potrebbe passare dal mobile), seguono valutazioni test di usability che nel nostro paese purtroppo non gli viene data la giusta importanza, stesura dei requisiti (marginale), tecniche di progettazione.

    In bocca al lupo x il tuo libro!

  • #5 Daniela 12/01/2011 11:33

    ciao Alberto, complimenti ottima idea :)
    a me piacerebbe trovare nel tuo libro un capitolo/paragrafo/capoverso sulle modalità – veloci – di convincimento dei propri responsabili e/o clienti, dell’utilità fondamentale della UX all’interno dei progetti.
    a volte la questione è un po’ ostica, nel migliore dei casi viene sempre anteposto il tempo…
    grazie e buon lavoro

    daniela

  • [...] ben pensare anche la scrittura di un libro è molto simile (almeno credo, visto che mi ci sono appena messo): fissi una scaletta e inizi a scrivere all’interno di quella struttura, cambiando le frasi, [...]

  • #7 Alberto 12/01/2011 16:03

    mirko: grazie per i tuoi suggerimenti. dubito che sarà dedicato solo al mobile design, un po’ perché per me è importante il processo, più che andare nel dettaglio, però magari una parte la posso dedicare al mobile. ultima cosa: la “stesura dei requisiti” per me non è proprio marginale ;-) (parlo ovviamente dei requisiti iniziali con cliente/stakeholder)

    ilaria: grazie mille! sui “soldoni” la vedo critica, nel senso che il ROI del processo è molto complicato e dipende molto anche dalle aziende… vedremo.

    daniela: hai toccato un punto delicato che sicuramente volevo trattare, anche se non credo di avere la soluzione finale…

    maurizio: ok grazie anche a te.

  • #8 Sergio 13/01/2011 14:09

    Attualmente ci sono libri interessanti come Simple&Usable di Colbourne, che si rifanno un po’ al modello di Don’t Make Me Think di Krug: libri carini, molto utili sopratutto ad un entry-level.

    In questi, però, mi sembra manchi un approccio scientifico attraverso un metodo basato sull’esperienza.
    Se posso darti un consiglio sul libro, sarebbe interessante parlare anche di modelli e paradigmi di soluzione per problematiche note (un po’ come ha cercato di fare Bernsen con Multimodal Usability).

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