“Having UX in your title or even having a UX department doesn’t mean that we’re practicing UX. UX without users is NOT UX.”
Quante volte mi capita di pensarlo quando vedo team di lavoro che dicono di fare UX e invece passano il tempo a progettare interfacce (quindi al limite fanno UI) che non si sa che effetto avranno sugli utenti finali.
Ma più in generale, molte aziende oggi hanno investito sulla UX, che però significa solo che hanno dato quel ruolo a una persona che ieri faceva altro o a un dipartimento che prima si chiamava magari “digital”.
Non vedo ancora molta cultura della user experience in senso stretto, solo per dire i principali:
- analisi continua dell’esperienza utente (no, l’NPS non vale, non basta, nemmeno i questionari)
- ricerca con utenti preventiva sui progetti
- riprogettazione dei processi dal punto di vista dell’utente finale
- prioritizzazione di funzionalità e idee in base ai reali obiettivi degli utenti.
Invece le decisioni vengono prese da manager sulla base delle loro idee, eseguite dai team sulla base della loro esperienza, deliverate agli utenti senza nemmeno un test di usabilità che eviti potenziali catastrofi.
Insomma, ce la possiamo fare, ma la strada è ancora lunga.
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Che bello sapere che la pensi ancora così.
Un saluto Alberto!
(saperlo mi fa sentire meno sola 🙂 )