Mi ha colpito molto un frase di Froome, il vincitore del Tour de France, rilasciata dopo una delle ultime tappe:
“If I was in a small team I would have very different goals, maybe I’d be looking for a breakaway every day, I’d chase an opportunity to win a stage. The main difference betweek Team Sky and the other teams is that my eight team-mates are focused on one goal only, which is to help me win the Toure de France, while other teams have two GC riders or a sprinter or someone to go for breakaways.”
Ecco, quello che fa il carattere vincente di una squadra, un team, un atleta singolo è solo questo: il focus su un unico obiettivo. E mi ha sempre colpito che fino alla penultima tappa non ci fosse nessun corridore della Sky che abbia mai fatto una fuga o un’azione che non fosse concordata con la squadra e il cui unico obiettivo fosse quello di far vincere Froome.
Deve essere stata durissima per tutti i componenti del team, grandi corridori con ottime capacità di singoli, rinunciare a una vittoria di tappa alla gara più prestigiosa al mondo, sopire la loro intima voglia di mettersi in mostra, reprimersi quando avrebbero voluto staccarsi in fuga o inseguire un fuggitivo.
No, questi professionisti hanno aspettato, seguito un unico diktat, per un unico obiettivo finale, molto più alto della vittoria di un singolo (e anche questo è tipico degli anglosassoni). Dev’essere stata dura, forse più del pedalare per migliaia di km a medie impossibili.
Mi vengono in mente anche nel mio campo molti progetti che falliscono perché l’obiettivo è poco chiaro, oppure perché ci sono molteplici obiettivi. Probabilmente questa è la più grande lezione di questa squadra (ce ne sono altre di interessanti) a cui anche i business tradizionali possono attingere.
PS: da notare come l’unico grande obiettivo è sempre stato dichiarato da Froome e dal Team Sky, come una vision aziendale che fosse chiara a tutti, dentro e fuori il team. Chapeau.
Sì diciamo che questo è possibile quando hai sicurezza e consapevolezza nei mezzi che hai a disposizione e quando haiin squadra un fenomeno come Froome, che non ce l’ha si deve reinventare altri obiettivi.